Dopo 14 ore di sleeping bus e tante buche arriviamo nell’antica città imperiale di Hué, vecchia capitale del Vietnam monarchico. Fortunatamente il nostro albergo, l’Orchid, non è molto distante dalla fermata del bus, visto che ad aspettarci c’è un cielo grigio e una leggera pioggia. In pochi minuti lo raggiungiamo e nell’attesa della camera ci offrono un piccolo cocktail di benvenuto: succo e biscottini buonissimi! Con nostra sorpresa ci dicono che la nostra stanza non è disponibile e che quindi ce ne stanno preparando un’altra: la Junior Suite… direi che si sono fatti perdonare per lo spavento che mi hanno fatto prendere!
Ultimo piano con vista sul Fiume dei Profumi, jacuzzi e vestaglie di seta. Come sentirsi dei re nella vecchia città imperiale!
Felici usciamo per visitare la Cittadella Imperiale, recinto quadrato dentro alla città vecchia (anch’essa di pianta quadrata) dove si collocano i più importanti edifici governativi del tempo e il palazzo dell’imperatore. Continua a piovere, ma poco, e iniziamo a passeggiare fra grandi stanze interamente intagliate e dipinte; porticati lunghi e adornati da stucchi con ampie finestre che si affacciano su giardini dalle siepi tagliate a forma di animali; specchi d’acqua circondati da piante e fiori esotici che mai ci stanchiamo di ammirare. Fra sale delle udienze, abitazioni regali e uffici militari smette anche di piovere, e ci godiamo il Teatro e la passeggiata verso una delle porte della Cittadella mentre un timido sole ci accompagna nella parte “popolare” della città, dove ne approfittiamo per uno spuntino (ovviamente sulla strada) prima di proseguire il tour.

Camminando, e continuando con gli assaggi di ottimo street food, arriviamo sulla sponda del fiume, che per un po’ decidiamo di seguire fino ad una Pagoda “incastonata” fra gli edifici residenziali che pur non attirando lo sguardo per particolari soluzioni estetiche incuriosisce ed affascina per il senso di pace che si percepisce e la silenziosità del luogo, come ovattato dagli alberi per proteggere questo luogo di culto dal caotico traffico tradizionale vietnamita.
Dopo aver nutrito lo spirito, sentiamo il bisogno di nutrire anche il corpo,come se non bastassero i mille assaggi quotidiani, quindi via verso il mercato, dove abbiamo appurato che il tempo si ferma! Proprio così: dopo quelle che ci sembravano ore fra bancarelle di frutta, verdura, carne, pesce e qualsiasi souvenir o articolo per la casa che possa venire in mente siamo usciti scoprendo che erano passate meno di due ore. Ed è già la seconda volta che il Tempo ci fa questo scherzetto. Sta diventando una piacevole abitudine perché non ci stancheremmo mai di vivere questo Vietnam.

Concludiamo la serata con una passeggiata verso l’albergo, passando per il lungofiume illuminato le cui rive diventano tanti ristorantini improvvisati e sul ponte multicolore che unisce la città e la zona turistica.
Dopo una notte in sleeping bus e una giornata di Storia, Arte e Tradizione vietnamita ci godiamo la nostra comodissima junior suite e ci abbandoniamo ad un fantastico sonno, ricaricandoci per il prossimo giorno, la prossima città, il prossimo odore, il prossimo sapore, il prossimo colore.

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