Come si diceva oggi ci si sposta. La nostra prossima tappa è Matanzas, conosciuta anche come l’Atene di Cuba per via della corrente letteraria di poesia che qui ha avuto origine.
Matanzas si trova ad una novantina di chilometri dall’Havana. Ovviamente optiamo per il mezzo che noi tanto amiamo: l’autobus. Impieghiamo circa due ore e appena arrivati veniamo assaliti dai tassisti che ci propongono di tutto, ma a noi l’unica cosa che interessa è arrivare al centro. Così con 3 CUC troviamo un passaggio per raggiungerlo, che poi a dirla tutta non era così distante.
Il centro è davvero piccolo e non offre grandi cose: la Chiesa, il vecchio casinò, il Comune e un’editoria. La città è conosciuta per i suoi ponti che sono ben 17 e attraversano i 3 fiumi cittadini. Direi che il centro è tutto qui!
Quindi che fare? Visto che siamo su un’isola è d’obbligo andare al mare!
Contrattiamo, più o meno, con un tassista che ci propone la visita alla chiesetta su una collina che sovrasta Matanzas e qualche ora a Playa Coral e ritorno. Ce la caviamo con 20 CUC.
La vista è davvero spettacolare e la quiete che si respira è magica, ma ora è tempo di relax e mare.

In una ventina di minuti raggiungiamo la nostra spiaggia: un baretto, qualche ombrellone di paglia, un gruppetto di sub e nient’altro. Ovviamente un mare da cartolina!.
Bèh, come prime ore di mare direi che non ci possiamo lamentare, anzi se questi sono gli standard non ci si può assolutamente lamentare, e semplicemente ringraziamo per quello che la natura ci offre.

È ora di tornare all’Havana e ci va di lusso, riusciamo a prendere il bus per il ritorno al volo e nel tardo pomeriggio siamo di nuovo all’Havana. È tempo di preparare le valigie e salutare la nostra prima famiglia.